Vacanze in Val d'Orcia
Perché l’inverno è un periodo perfetto

Azienda Agraria Chiarentana di Donata Origo

Quando si parla di vacanze in Val d’Orcia si tende sempre a pensare alla primavera o all’estate: l’immagine classica della rigogliosa campagna toscana baciata dal sole estivo è quella che perlopiù ha in mente chi sogna una vacanza in questo piccolo paradiso al sud della Toscana.
Ma la Val d’Orcia è bellissima anche in inverno e questa stagione è perfetta per una vacanza in Toscana fuori dagli schemi convenzionali.

In primo luogo non si deve pensare che la campagna in inverno non abbia un suo fascino: le colline che caratterizzano la Val d’Orcia che in primavera e in estate sono in pieno vigore, ora, in inverno, si riposano, di un riposo solenne e maestoso, che altro non è che una preparazione all’esplosione di vita che avverrà da qui a pochi mesi.
Il monte Amiata sullo sfondo veglia sulla valle, spesso imbiancato di neve. Oltre alla bellezza innegabile dello scenario, devi sapere che una vacanza in Val d’Orcia in inverno vuol dire addirittura sci! Gli impianti sciistici della montagna toscana, infatti, sono in funzione per tutta la stagione.

Saprai, inoltre, che tutta la Val d’Orcia è costellata da sorgenti termali, dalle quali sgorgano acque ricchissime e caldissime – oltre 40°C. Quale periodo migliore se non il freddo inverno per godere dei benefici delle acque termali calde del sottosuolo toscano? Hai solo l’imbarazzo della scelta sulla località: Bagno Vignoni? Oppure Bagni San Filippo? O, ancora, San Casciano dei Bagni, dove puoi unire la tua vacanza all’insegna del benessere e del relax alla visita al sito archeologico e alle ricchezze che gli scavi stanno portando alla luce da mesi?

Dobbiamo sottolineare che l’abbinamento vacanza/cultura è un po’ una prerogativa di tutto il territorio: ogni cittadina e ogni borgo della Val d’Orcia, anche il più piccolo e sperduto, ha una storia da raccontare e un tesoro – o più – da mostrare. E, a nostro parere, la stagione invernale può essere quella migliore per muoversi alla loro scoperta: luoghi meno affollati, niente file da fare, più silenzio e quiete. Tutto si addice di più alla contemplazione e alla conoscenza.

Possiamo aggiungere anche un dettaglio decisamente più edonistico? Quale periodo migliore di quello invernale per gustare i migliori piatti della cucina tradizionale di questo territorio? È pur vero che carni alla brace, pici e selvaggina sono presenti sulle tavole di ristoranti e trattorie tutto l’anno, ma è proprio con il clima freddo che si apprezzano di più tali piatti elaborati e saporiti. La golosità fa mangiare con gusto il buglione di cinghiale anche ad agosto, è vero, ma che fatica! Ora, invece, no; anzi, è proprio una goduria, magari accompagnato di un buon bicchiere di un robusto vino rosso locale.






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